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giovedì 13 aprile 2017
16:00

Calcio-Miracoli: 5 miracoli per 5 cenerentole, Europa

di Jacopo Ramponi per #tuttoilcalcioblog
Torna la nostra rubrica di storie con un'altra puntata avvincente. 

Nella grande e lunga storia del calcio abbiamo assistito a tanti miracoli, ma quelli che ci rimangono più impressi sono quelli dei Davide contro Golia, la piccola realtà che sgomita, si fa spazio tra le grandi e vince. Il Leicester campione d’Inghilterra, il Verona campione d’Italia, il Kaiserslautern campione di Germania e via dicendo, anche nei campionati più competitivi del mondo capita sempre che, prima o poi, una piccola ce la faccia.
Ma nel mondo delle nazionali di calcio la difficoltà aumenta, le statistiche riportano pochissime storie di questo genere. Si, le piccole Grecia e Danimarca sono riuscite a vincere gli europei, ma a noi non basta, pretendiamo di più dagli dei del calcio. Ma chi dice che per compiere un miracolo bisogna per forza alzare una coppa? Tiriamo quindi fuori gli annali e iniziamo a cercare.

Partiamo dall’osservare le squadre dei cinque territori più piccoli d’Europa iscritti alla FIFA: San Marino, Isole Fær Øer, Andorra, Gibilterra e Liechtenstein. Lasciamo fuori dalla lista Lussemburgo, Malta e Irlanda del Nord che, per quanto piccole, sono più grandi di quelle precedentemente elencate. Analizziamole in ordine decrescente di ranking FIFA, ossia da quello più alto a quello più basso.

1. Isole Fær Øer, Ranking: 82
Non sono nemmeno una nazione a tutti gli effetti, nel ’48 hanno ottenuto l’autonomia dalla Danimarca per quanto riguarda la politica interna, ma non quella estera. Nello stesso anno si sono iscritti alla FIFA ottenendo dal ‘92 il diritto di partecipare alle qualificazioni di mondiali ed europei, nei quali non hanno mai raggiunto la fase finale. “Fær Øer? Non ho scordato il gol di quel carpentiere”, così nel 2016 Buffon commentò il gol subito da Rógvi Jacobsen nel 2007, del quale però si è scordato il nome. La migliore delle loro 12 vittorie è un sonoro 3-0 al San Marino, mentre il miglior piazzamento in coppa è stato il non arrivare ultimo nel girone di qualificazione all’europeo di Francia 2016. Dov’è il miracolo? Sono arrivati penultimi davanti alla Grecia, con i quali hanno vinto sia all’andata che al ritorno, costando a Ranieri (che di miracoli ne sa qualcosa) la panchina della nazionale ellenica, ma ciò che ha fatto dopo quell’esonero lo sappiamo tutti. Fatto interessante: Il loro debutto nelle coppe internazionali è stata una sconfitta proprio con la Grecia.

2. Liechtenstein, Ranking: 184
“La vie c’est fantastique… “, vi dice nulla? Il miracolo di questa nazionale non è una partita o un
piazzamento in coppa, è un giocatore. Un uomo che ha incarnato gli dei del calcio per 22 anni, collezionando 125 presenze e 16 reti, delle quali addirittura una contro la Germania nel 2000. Il giocatore in questione è Mario Frick, diventato grande con la Ternana della quale è quarto marcatore della storia, la prima cosa alla quale si pensa quando si parla di calcio in Liechtenstein è: “La vie c’est fantastique quando segna Mario Frick”.
La nazionale è stata fondata nel 1934 e da allora hanno collezionato 11 vittorie, le migliori delle quali sono state le due partite di qualificazione ai mondiali di Germania 2006 contro il Lussemburgo, 0-4 in trasferta e 3-0 in casa, con due reti dell’inossidabile Frick.

3. Andorra, Ranking: 200
È la nazionale più giovane della lista, è stata fondata nel ‘94 e si è iscritta a FIFA e UEFA nel ’96,
anno del debutto nelle competizioni ufficiali. In 23 anni di vita ha conseguito solo quattro vittorie, delle quali due in amichevole e due nelle qualificazioni per i mondiali, neanche a dirlo la migliore di queste è avvenuta contro il solito San Marino nel 2017 con la bellezza di due gol di scarto. L’intera nazione Andorra ha un numero di abitanti più o meno pari ai posti a sedere a San Siro, nonostante questo riesce ad avere un campionato tutto suo con tanto di serie B (Primera Divisiò e Segona Divisiò), il club con più campionati vinti appartiene ad un paese con meno di 3000 abitanti. Il loro miglior giocatore e marcatore della storia, Ildefons Lima, all’apice della sua carriera ha segnato una rete in Serie B con la maglia della Triestina, detto questo provate ad immaginare il livello del calcio in questa nazione.

4. San Marino, Ranking: 203
Su questa nazionale tragicomica ci sarebbe da scrivere un libro. La squadra rappresenta una nazione piccola ma gloriosa: Il principato di San Marino vanta di essere la prima repubblica nella storia
dell’umanità, record niente male per essere uno stato la quale popolazione intera non riempirebbe il Bentegodi di Verona. Vantano soprattutto primati negativi, record di sconfitte consecutive (60), record di partite consecutive senza vittoria (77) e record di partite consecutive senza fare gol (20). Il piccolo grande miracolo di questa selezione è avvenuto il 17 Novembre del ’93 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna, i sammarinesi stavano sfidando l’Inghilterra in una partita di qualificazione a USA ’94 quando, dopo il tempo record di soli 8.3 secondi, Davide Gualtieri ha marcato per la squadra di casa, segnando così il gol più veloce della storia dei mondiali. Purtroppo per noi, che facciamo il tifo per Davide e non per Golia, il primato è stato infranto nel 2016 dal belga Bentekè, che in due decimi di secondo in meno è riuscito a far gol a Gibilterra, lasciando a San Marino solo i record negativi.

5. Gibilterra, Ranking: 207
Se questa nazionale non è l’ultima del mondo è solo grazie alla grammatica del suo nome. Si, perché
delle 211 federazioni iscritte alla FIFA sette sono a zero punti, occupando a pari merito l’ultimo posto del ranking, vengono quindi disposte in ordine alfabetico e Gibilterra si ritrova terzultima grazie alla lettera G davanti a Somalia e Tonga. Teniamo conto del fatto che l’intero paese ha una estensione simile al quartiere stadio di Firenze e che il PIL nazionale è molto minore dello stipendio medio di un giocatore di Serie A. Con queste premesse otteniamo una nazionale con una sola vittoria nella storia, raggiunta contro Malta nel 2014 in amichevole e solo due partecipazioni ai tornei di qualificazione a coppe internazionali. Gibilterra ha compiuto qualcosa di sbalorditivo e degno di essere chiamato Miracolo con la M maiuscola: Nel 1949 ha giocato e incredibilmente pareggiato una amichevole con il Real Madrid, esistono squadre in Champions che pagherebbero per ottenere lo stesso risultato.

Jacopo Ramponi



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