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mercoledì 12 marzo 2014

I classici di TiCB: Lazio 1999-2000

Torna il best of, il mix di pillole pescate dal passato, di TiCB.

Questa rubrica propone infatti alcuni pezzi di storia di Tutto il calcio grazie alla collaborazione con il canale You Tube di Marco d'Alessandro MXMCLASSIC.

Oggi riviviamo uno dei campionati più avvincenti, dal finale sorprendente, ovvero quello del diluvio di Perugia che condannò la Juventus. Correva la stagione 1999-2000
Nell'anno del Giubileo lo scudetto tornò nella Capitale: a conquistarlo fu la Lazio, squadra in questo periodo ricca di campioni quali il capitano Alessandro Nesta, il ceco Pavel Nedvěd, l'argentino Juan Sebastián Verón, Roberto Mancini ed il cileno Marcelo Salas. Non mancarono però le polemiche: nella penultima giornata fu annullato un gol contro la Juventus e nell'ultima giornata la Juventus di Ancelotti fu costretta a giocare l'ultima decisiva partita nel campo scarsamente praticabile di Perugia, finendo per perdere un titolo che sembrava già vinto fino a poche domeniche prima. La squadra biancoceleste, seconda a nove punti dalla Juventus ad otto giornate dal termine, con sette vittorie ed un pareggio negli ultimi otto turni realizzò una rimonta simile a quella subita dal Milan l'anno precedente, approfittando del cedimento dei bianconeri. La stagione partì il 29 agosto 1999. La nuova Inter di Marcello Lippi, rinforzatasi in estate grazie all'acquisto record di 90 miliardi di lire di Christian Vieri, era però la squadra sulle quali ricadevano le maggiori aspettative. I nerazzurri andarono in testa da soli alla quinta giornata ma furono ben presto superati da Lazio e Juventus che diedero vita ad un duello acceso. Le due squadre si presentarono appaiate in classifica allo scontro diretto del 28 novembre all'Olimpico che si risolse però con uno 0-0. I bianconeri di Carlo Ancelotti e i capitolini di Sven-Göran Eriksson proseguirono a braccetto per diverse domeniche seguiti inizialmente dalla rinnovata Roma di Fabio Capello, ma il successivo calo dei giallorossi consentì alle due squadre di staccarsi dal resto del gruppo. A chiudere l'anno in testa fu la Lazio, ma a conquistare il titolo d'inverno fu la Juventus il 16 gennaio con un punto di vantaggio sui rivali biancocelesti. I torinesi riuscirono a mantenere la vetta per diverse domeniche, ma furono costretti a far fronte anche all'assalto del Milan campione uscente che battendo la Lazio 2-1 a San Siro il 20 febbraio si inserì nella lotta raggiungendo i romani al 2º posto a -4 dai bianconeri. Quello dei rossoneri fu però uno slancio breve; perdendo infatti il 5 marzo il derby contro l'Inter abbandonarono la possibilità di un bis-scudetto. La lotta diventò quindi definitivamente a due, ma il 19 marzo, complice la sconfitta della Lazio in quel di Verona, i punti di vantaggio della Juve diventano 9. Il campionato sembrava finito, ma a riaprirlo ci pensò il Milan che la domenica dopo batté la Juventus a Milano con una doppietta di Andriy Shevchenko e consentì alla Lazio, vittoriosa nel derby, di portarsi a -6. Il 1º aprile ci fu lo scontro al vertice a Torino in cui la Lazio vinse con un gol dell'argentino Diego Simeone. La Lazio, quindi, tornò a credere nello scudetto. Tuttavia, alla trentesima giornata, un pareggio a Firenze permise alla Juventus di andare a +5. La Juventus accusò la fatica dovuta alla decisione di partecipare all'Intertoto: i bianconeri caddero anche a Verona vedendo riavvicinare la Lazio a -2. Si arrivò così alla penultima giornata quando la Juventus ospitava a Torino il Parma: coi torinesi in vantaggio per 1-0, all'ultimo minuto l'arbitro Massimo De Santis interruppe un'azione di calcio d'angolo del Parma che poi vide Fabio Cannavaro, difensore dei parmigiani, andare in gol. Il finale del campionato fu vivace: all'ultima giornata la Lazio vinse facilmente la sua partita casalinga con la Reggina, ma il risultato più inaspettato venne dallo stadio Renato Curi, proprio come ventiquattro anni prima, con la sconfitta della Juventus per mano del Perugia di Carlo Mazzone, in una partita passata alla storia: l'arbitro Pierluigi Collina, decise di sospendere la partita sullo 0-0 per impraticabilità del campo per pioggia, per poi farla proseguire non appena il campo, che divenne "pesante", ebbe drenato tutta l'acqua riversatasi sul terreno di gioco, fra le proteste dei bianconeri che volevano ripeterla, come da regolamento. In effetti, il secondo tempo comiciò alle 17:11, con oltre un'ora di ritardo a causa di pesanti piogge che avevano allagato il campo. E la squadra di Mazzone, grazie ad una giocata del capitano perugino Alessandro Calori, fece cadere la Juventus sul traguardo di un campionato che fino a pochi giorni prima sembrava vinto, consegnando di fatto il tricolore ai biancocelesti. La Lazio vinse così, quel 14 maggio, il suo secondo scudetto. [FONTE WIKIPEDIA]
Ma ecco il momento saliente
Campionato di Serie A 1999-2000
34a Giornata - Lazio - Reggina 3-0 e Perugia-Juventus 1-0
14 Maggio 2000
Radiocronaca di Riccardo Cucchi e Bruno Gentili


Ecco la nostra collezione speciale
09 Lazio 1973-1974
06 Roma 1982-1983
01 Verona 1984-1985
03 Napoli 1989-1990 - 08 Fatal Verona
02 Sampdoria 1990-1991
10 Milan 1991-1992
04 Milan 1992-1993
07 Juventus 1994-1995
05 Milan 1998-1999
11 Lazio 1999-2000


Noi torniamo fra due settimane
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