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lunedì 7 ottobre 2013

Un Delfino sprecato per una F1 senza storia

di Marco D'Alessandro - Mancano solamente cinque gare, dice Giulio Delfino. Più che solamente, sarebbe meglio dire "ancora", perché come si direbbe a Saxarubra e nella Capitale, ormai per questo Mondiale 'gna famo più. Non si vede l'ora che finisca, nonostante la passione per le corse. E perché spiace che Giulio Delfino non possa essere disponibile per un big match del weekend di calcio, perché tagliato fuori dagli spazi stretti delle gare mattutine seguite da studio, ormai già segnate. Anche se chi ha commentato Inter-Roma e Juventus-Milan è stato sicuramente all'altezza e lo abbiamo letto anche con le pagelle del nostro Francesco Furlan.
Il Gran Premio coreano ha detto poco o nulla di più dell'andazzo 2013: Vettel vincerebbe anche se nelle sue comunicazioni radio-box dovessero mandare un'Onda Verde in cui gli comunichino di inchiodare, perchè sul rettilineo principale della pista si è creato un ingorgo peggiore della Salerno-Reggio Calabria.
Il tedeschino potrebbe già diventare iridato nel prossimo fine settimana giapponese, anche se un Alonso a zero punti pare scenario improbabile. Anche se, a proposito di Ferrari, la Corea ci ha offerto l'immagine raccapricciante della Rossa che per tutta la gara deve desistere alle spalle di una Sauber, motorizzata Ferrari. La guidava il tedesco Nico Hulkenberg, un giovanotto che ha dimostrato e non per la prima volta, gran stoffa. Mai un errore o una sbavatura, pur avendo alle calcagna due cagnacci come Hamilton e Alonso. Avrebbe meritato un posto da Ferrari, ma ad oggi rischia addirittura di non avere una vettura per il 2014, in un circus dove i soldoni e le raccomandazioni contano di più dei reali valori. Così come quelli che la Pirelli, ancora una volta, ha dimostrato di non possedere, cadendo in una polemica a dir poco disgustosa con Alonso. Nella domenica in cui torna a farsi vedere il fenomeno delle gomme esplosive. Ed in una Formula Uno che rispetta la routine, per vedere un po' di animazione si è dovuto aspettare l'ingresso di una Jeep di soccorso prima che entrasse la Safety Car e in pieno rettilineo mentre stava passando il gruppo, in occasione del ritiro della Red Bull di Webber che prendeva fuoco. L'unico capace di mettersi alle spalle Vettel. Momenti di comicità ma anche di imbarazzo che si moltiplicano quando la Fia e la direzione di gara fa sapere che il fuoristrada ce l'hanno mandato loro. Un peccato non aver potuto sentire il commento in diretta di Giulio Delfino, che sicuramente sarebbe stato uno spettacolo nello spettacolo, ricordando cosa successe con la gru al Nurburgring.
Pochi i momenti in cui Delfino ha potuto raccontare in diretta, con la sua voce da ore otto del mattino (che si nota eccome). Il tempo per vedere una partenza in cui le Ferrari si scontrano e rimanere in sospeso per qualche minuto per capire quale fosse, per uscirne con un: "Meno male non è Alonso". Cose che con la prossima accoppiata Rossa non vorremmo proprio più sentire, come Massa ha invece fatto diventare routine (la rimonta di Raikkonen è rassicurante).
Buono lo spazio concesso agli aggiornamenti nel "Viaggiatore", che accompagna fino alla Messa. Che ormai siamo davvero agli spiccioli della stagione lo si nota anche negli "speciali" di F1 in Sabato e Domenica Sport. Non ci sono voci dei protagonisti, non c'è nemmeno il commento di Leo Turrini, ma solo Delfino che riassume la gara. Nella sintesi, riassumiamo il tutto..




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