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martedì 9 aprile 2013
14:55

La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 34

di Francesco Furlan

Vincitore di giornata: Massimo Barchiesi. Il suo trionfale ritorno al calcio dall’inizio della stagione è stato anche particolarmente baciato dalla fortuna. Infatti, non infrequentemente gli sono toccate molto spesso partite emozionanti e ricche di gol. Cosa che è capitata anche sabato pomeriggio, quando nella prima mezz’ora a Novara è successo un poco di tutto. Barchiesi non ha avuto problemi nel raccontarci le emozioni del Piola col suo solito, eccellente ritmo, che non è mai venuto meno anche nella ripresa. Un solo piccolo neo, quando ha identificato male l’autore del 3-2 del Novara, ma complessivamente è stata la solita cronaca da ricordare. E domenica pomeriggio ha concesso il bis, nella puntata mostre di Tuttobasket, grazie ad una partita tirata e conclusasi al supplementare. Anche qui una sola piccola annotazione: forse per dargli anche un poco di respiro, Pancrazi lo ha letteralmente centellinato. Fortunatamente, sull’ultimo collegamento ha tenuto la linea fino al termine, dandoci il finale in diretta. In sostanza, un altro week-end sui suoi soliti, altissimi livelli.

Top
Giuseppe Bisantis: torna a pieno regime anche l’eccellente Giuseppe, che peraltro in settimana si era anche sobbarcato la trasferta turca della Lazio. Va detto che sabato sera in certi momenti ha innestato un po’ il pilota automatico, che certe volte è il suo non gradevolissimo marchio di fabbrica. Però, nei momenti cruciali si è sempre fatto trovare più che pronto, ben spalleggiato peraltro da un Monaco sempre efficiente. Molto bene nell’incredibile posticipo domenicale di S. Siro. Anche qui, dopo un primo tempo piuttosto in sordina, si è scatenato nella ripresa (sul rigore per la Dea, non ci ha capito molto, ma mi pare che neanche i protagonisti in campo ci avessero capito qualcosa), tradendo perfino un certo eccesso di entusiasmo quando dopo il gol del pareggio bergamasco gli è scappato un inopinato “Italia 3-Atalanta 3” che ha prontamente corretto. Inezie, tutto sommato: in questi casi ritengo che sia comunque da premiare il risultato complessivo della prestazione, assolutamente soddisfacente.

Tarcisio Mazzeo: anche lui gratificato di un doppio impegno da prima voce, è stato l’ottimo deuteragonista di Barchiesi nel divertente pomeriggio della serie B. In sostanza, la prima mezz’ora della puntata di sabato è stato un lungo duetto fra i due campi principali, nel quale Mazzeo non ha certo sfigurato nell’ostico confronto con lo spiritato collega. Si è fatto valere anche nella smilza puntata della domenica, quando ha raccontato con buon ritmo ed ottima lettura tattica la bella vittoria che ha ridato qualche chance di salvezza al Palermo. Da segnalare che anche stavolta è stato vittima innocente di Corsini, o meglio di Dotto, che lo ha interrotto per il gol di Papp sulla sua interruzione per l’1-0 dei rosanero. Lo studio centrale è intervenuto per dirimere la controversia: indovinate un po’ a chi ha dato la precedenza Corsini ?

Riccardo Cucchi: ammetto in tutta onestà che mi è dispiaciuto sentirlo relegato ad un Catania-Cagliari (con tutto il rispetto), quando la giornata proponeva il derby della Capitale o, al limite, lo scontro Champions Fiorentina-Milan. Ma tant’è: Cucchi ormai si sposta dalla domenica pomeriggio solo in caso di partita-scudetto e noi rispettiamo la sua scelta, peraltro più che comprensibile, di voler comunque tenere la voce del campo principale nella puntata che, in teoria, dovrebbe essere il cuore della domenica calcistica. E’ proprio da partite come quella di domenica che si percepisce la grandezza di Cucchi, campione non solo nelle partite in cui è facile esaltarsi, ma anche in quelle in cui sarebbe facilissimo deprimersi. Peraltro, come per Catania-Inter, ha coinvolto in modo assai massiccio l’eccellente Pandolfini, che ha contribuito non solo a migliorare ulteriormente la radiocronaca, ma anche a rendere un poco più viva una puntata con soli quattro campi (di cui due 0-0…). Solo un piccolo appunto: va bene che oramai il programma della giornata non lo si sa più con così largo anticipo (e spesso, peraltro, viene modificato in extremis), ma in una puntata con così pochi campi collegati, forse si potrebbe riprendere quell’esperimento già tentato lo scorso anno, con un paio di partite di Lega Pro in collegamento. A me era piaciuto molto, e penso che, forse, coinvolgendo qualche regionale, la cosa non sarebbe forse del tutto infattibile.

Flop
Filippo Corsini: il nocchiero della nostra trasmissione preferita è sempre più bravo a dare il giusto ritmo al pomeriggio. Però, oramai, la sensazione è che con il malcapitato Mazzeo abbia davvero un conto aperto (ricordo che ne avevo parlato anche all’inizio dell’anno). Passi. Ma adesso, speriamo che non inizi a prendersela anche con Brughini, vittima domenica di un (sicuramente inconsapevole) mobbing, quando il suo commento a Siena-Parma è stato, sic et simpliciter, cassato. Per carità, la partita non era stata memorabile, ma un trenta secondi al buon Antonello forse si potevano lasciare. Già la puntata era scarna di suo, chiuderla con soli tre commenti è stata proprio una sorta di auto-flagellazione di cui non sentivamo il bisogno.

Enzo Baldini: ho sempre cercato, in questa rubrica, di tenere fuori da tutto le mie simpatie calcistiche. Chiedo venia, ma stavolta non ci riesco. Ammetto di essere ogni tanto accecato dal tifo, quindi alla fine di Fiorentina-Milan, il mio primo sentimento sarebbe stato quello di tirare un ferro da stiro contro la mia povera TV dalla quale ascoltavo la partita sul satellite. Non ho alcuna difficoltà a dire che, mentre Delfino è stato davvero molto, molto buono (come sempre quando la partita è tirata e ricca di episodi), Baldini mi ha irritato a livello quasi cutaneo. Avevo cercato di non metterlo dalla parte dei cattivi anche dopo prestazioni come quelle di Fiorentina-Udinese (mi pare fosse addirittura la prima partita dell’anno) o Fiorentina-Inter: stavolta ammetto onestamente che i suoi commenti mi hanno forse fatto inviperire più della rimonta subita dalla mia squadra del cuore. Siamo tutti pronti ad accettare una certa dose di “simpatia” per le squadre di casa da parte dei regionali (ed un paio di loro Verna e Coco, tanto per non fare nomi, tale simpatia l’hanno candidamente ammessa anche nella loro intervista a Massimo), ma Baldini, con tutto il dovuto rispetto, dovrebbe forse ricordarsi che lavora a Radio Rai e non a Radio Curva Fiesole.

Francesco Repice: niente da fare, il derby della Capitale è una partita che il grande Francesco sente forse un po’ troppo. L’anno scorso fu anche vittima di una scelta sciagurata che lo lasciò solo, senza una seconda voce proprio nella serata in cui aveva anche avuto, se non ricordo male, qualche problema di raucedine. Ieri sera se l’è cavata in modo tutto sommato più che onorevole, ma quando il suo tono di voce resta sempre “all’ottava inferiore” è segno che evidentemente anche lui sente la tensione in modo palpabile (e, da questo punto di vista, fu da brividi il suo ruolo di seconda voce nella semifinale europea Italia-Germania dell’estate scorsa). Per carità, io lo preferisco comunque così, rispetto a quando gli partono eccessi “vetero-caressiani” come quelli dell’ultimo Juventus-Inter. Però…se confrontiamo il suo Juventus-Inter con la partita di ritorno commentata da Cucchi o il suo derby di ieri sera con la partita di andata, sempre commentata da Cucchi, diciamo che, a mio avviso, si capisce abbastanza chiaramente il perché il grande Riccardo sia, per qualche anno ancora almeno, indiscutibilmente il numero uno.

Infine, solita postilla sul blob dei gol, che ancora una volta ha brillato per la sua assenza. E dire che domenica in chiusura, Zauli lo aveva annunciato…evidentemente, talvolta i conduttori (stavolta Ruggeri e Grassia) si fanno prendere talmente la mano dalle imperdibili telefonate degli ascoltatori, che il tempo passa velocissimo e quando ci si ricorda che ci sarebbe il blob, l’implacabile segnale orario “obbligatorio” incombe…quest’anno sta diventando una spiacevolissima abitudine.

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