Nella settimana in cui lo sport Italiano piange la perdita di uno dei più grandi campioni del secolo scorso (mi rammarico solo di essere troppo giovane per avere potuto seguire le sue imprese con cognizione di causa), il nostro week-end, nonostante l’assenza della serie A, è stato comunque interessante. Premetto subito che, causa orario mattutino, non ho seguito per nulla la Formula Uno, pertanto invito chi ha sentito qualcosa a dare il suo parere sulla prestazione di Delfino.
Vincitore di giornata: Mauro Carafa. Giornata assai positiva per il cronista dal cognome papale. Dopo un inizio di stagione un poco balbettante, il nostro è andato via via riprendendosi, soprattutto con delle più che buone prestazioni da seconda voce (ricordo in particolare Milan-Chievo e Juventus-Fiorentina). Nella puntata di ieri è stato il migliore in un pomeriggio comunque positivo: preciso e sintetico per il commento della vittoria di un Novara in costante ascesa. Si inceppa un pochino solo nel finale; nulla che possa comunque inficiarne la giornata assai soddisfacente.
Top
Antonio Lopez: seconda partita stagionale per il cronista calabrese e seconda vittoria per la Reggina, tra l’altro con le stesse modalità della prima partita commentata dal nostro (era già successo contro il Padova): Reggina sotto di un gol, che poi rimonta e vince 2-1. Penso che visto il suo ottimo ritmo di cronaca e la bella scioltezza di linguaggio, si potrebbe dargli la soddisfazione della diretta anche in maniera meno sporadica. Protagonista, suo malgrado, di un rimprovero francamente eccessivo da parte di Corsini, sull’episodio del gol campano (onestamente, un po’ più di elasticità da parte del conduttore, in questi casi, non guasterebbe), si dimostra senza dubbio all’altezza del compito.
Massimo Zennaro: un’altra ottima due giorni da parte della voce del Veneto. Buono come partner di un Bisantis piuttosto spento nell’anticipo dell’Euganeo, si ripete con un’eccellente cronaca di Verona-Crotone, nonostante un piccolo impappinamento sul gol del 3-2 di Sgrigna (per un paio di volte continua ad assegnare solo due gol all’Hellas). Come d’abitudine, molto bene anche nella lettura della partita e nel commento conclusivo. Oramai è diventato una sicurezza ed il fatto che Cucchi gli assegni spesso anche partite di cartello quando il Chievo gioca alla domenica pomeriggio ne è la più eloquente testimonianza.
Enzo Del Vecchio: voglio inserire nei top l’ottimo Enzo, nonostante questa settimana non sia stato impegnato nella consueta cronaca del Bari. Innanzitutto, perché durante Zona Cesarini di giovedì sera è stato fra i protagonisti del ricordo del grande Pietro Mennea, con la riproposizione di due ottime interviste. E poi perché ieri ha chiuso la sua splendida stagione a Pallavolando, dove per tanti mesi ha spesso e volentieri raccontato le gesta di Castellana Grotte. Una serie di cronache quasi sempre vivaci e competenti, che lo hanno ampiamente riscattato dalle tristezze calcistiche inflittegli dal Bari. Ieri ha raccontato lo spareggio dei play-off fra i pugliesi e Vibo in una postazione circondata dai tifosi calabresi: quasi un presagio. E adesso, speriamo davvero di riascoltarlo nella pallavolo anche per la prossima stagione.
Flop
Emanuele Dotto: vinta con una settimana di ritardo la scommessa su Sagan (lo aveva dato vincitore della Milano-Sanremo, lo slovacco ha vinto ieri la Gand-Wewelgem), nelle due cronache della serie cadetta non ci è parso al suo meglio. E’ vero che le due partite commentate non lo hanno molto aiutato, ma è anche vero che nonostante l’assenza di gol, si è trattato comunque di incontri piuttosto vivaci. Un po’ sibillina la frase sulle “vocali e consonanti” (durante Cesena-Livorno) già evidenziata da Stefano Stradotto nel suo impareggiabile blob. Avrà tempo e modo di rifarsi già da domenica prossima, quando ci racconterà il Giro delle Fiandre. Vista l’assenza del calcio, penso che si farà valere alla grande, come già accaduto durante la Milano-Sanremo.
Giuseppe Bisantis: come detto, non una due giorni da ricordare per l’ottimo Giuseppe. Sabato sera, forse intristito dal clima dell’Euganeo, ha dormicchiato per tutto il primo tempo, riprendendosi parzialmente nella ripresa. Lo si può ampiamente perdonare, vista la desolazione della non-partita che gli è toccata (povero Padova, come ti sei ridotto…). Non particolarmente memorabile neanche la sua prestazione nel posticipo del “Castellani”, nonostante la presenza del solito, ineccepibile Brughini. Una piccola settimana di “riposo” per Bisantis, pronto adesso allo sprint finale del Campionato.
Umberto Avallone: mi spiace dovermi ripetere, anche perché, se non ricordo male, Avallone è finito in questa parte della rubrica ogni volta che gli è stata assegnata una cronaca da prima voce. Chiaro che si spera sempre che, magari con il tempo, possa decollare, ma la sensazione è che raccontare le partite non sia proprio l’ambito in cui si trova a suo agio. Molto impreciso anche ieri (nonostante se la sia cavata bene sul primo gol bresciano, dato in diretta), si è impappinato soprattutto nel finale (cosa peraltro capitata anche a Mazzeo, nella solita integrale mutila di Spezia-Pro Vercelli). Come detto, chissà che magari possa migliorare nel prosieguo.
Infine, una doverosa citazione anche per Scaramuzzino, che nella cronaca di Grosseto-Cesena, parlandoci di Carlo Zecchini, ha anche avuto modo di ricordare il grande Tonino Raffa, cosa che non fa mai male. Quanto mi piacerebbe che per lui e Forma venisse ritagliato un piccolo ruolo di commentatori “alla Coppola”. Con al ritorno di Grassia, sarebbero sicuramente il miglior quartetto di commentatori di cose calcistiche dell’etere.
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