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lunedì 12 novembre 2012

Il pagellone: PETKO TRASCINA LA LAZIO, LA ROMA ANNEGA!

di Davide Serusi- Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone per commentare la 12^ giornata di campionato che ha visto la Lazio imporsi sulla Roma nel derby capitolino, la Juve ritornare a +4 sull'Inter sconfitta a Bergamo. Napoli e Fiorentina ok, Milan a picco.  Piange Genova nella settimana che porterà al derby della lanterna.

Partiamo subito dal match clou della giornata, il derby capitolino tra LAZIO (8) e ROMA (3) che ha visto i biancocelesti imporsi per la terza volta consecutiva, staccando i giallorossi di 5 lunghezze in classifica ma soprattutto conquistando il primato cittadino.
Sul fiume olimpico la Lazio ha meritato di vincere, ha giocato con grande personalità, non si è scomposta dopo lo svantaggio, ha sfruttato gli errori dell'avversario punendolo efficacemente. Ancora una volta la Lazio ha sfruttato tutto il suo potenziale dell'11 titolare che è di grande qualità, Hernanes (7,5) ha dominato la scena senza farsi impensierire dalla pioggia nonostante la sua tecnica, Candreva (8) è il fiore all'occhiello della squadra oltre che uomo gol senza togliere lo scettro a Miro Klose (7) che ancora una volta ha purgato la Roma. Ma in generale il tessuto dei biancocelesti è di livello, anche in difesa e sulle fasce con una squadra ben rodata con il solo limite di non avere panchina. Rispetto allo scorso anno è più cattiva e matura, gioca meglio sia fraseggiando palla a terra che a palla alta come durante il derby vista la pioggia e il merito non può che essere di Petkovic (8,5) che ha infuso personalità al gruppo ormai logoro con Reja. Petko ha trascinato i suoi come la corrente e pare non voglia fermarsi perché la Juve è all'angolo, la Lazio è pronta a inondare Torino sfruttando la corrente Petko e la gioia infinita per questo derby.
La Roma è annegata definitivamente, non c'è più un respiro che tenga all'interno dello spogliatoio, non c'è più nulla da salvare e il fallimento è totale. De Rossi (1) è il maggior responsabile della sconfitta di ieri, ultimamente si parla tanto di lui, se Zeman gli ha teso la mano è come se il pugno lo avesse rifilato allo stesso tecnico. La sua storia con la Roma potrebbe terminare veramente a fine stagione o ancor prima, un giocatore della sua fama non può permettersi certi gesti (recidivi) e da lui ci saremmo aspettati le scuse a mezzo stampa verso squadra e tifoseria. Nel complesso la società è la prima responsabile del fallimento nelle persone di Baldini e Sabatini che farebbero bene a dimettersi perché 110 mln americani-Unicredit non si possono spendere così male come hanno fatto loro acquistando giocatori mediocri e non al livello a cui ambisce la Roma. Dirigenti come Baldini non possono imputare la sconfitta alla pioggia coprendosi di ridicolo e se Piris, Goicoechea e i Tachtsidis vari commettono errori la colpa non è dei giocatori, poiché il loro valore è quello, ma di chi li ha portati. Ok i giovani ma miscelare con giocatori esperti e sicuri non sarebbe stato male. Poi Zeman sul quale pesa la testardaggine e la pecca di saper adottare solo il 4-3-3 con una squadra non adatta, di non avere più lo spogliatoio in mano a causa delle sue scelte, del non prendersi mai le responsabilità (anche lui alla pioggia) ma forse penalizzato da un parco giocatori non adatto al quale ci ha messo del suo con scelte scellerate. Da Luis Enrique a Zeman, il solito copione, le stesse facce e le stesse parole perché, per dirla alla Baldini, il tifoso romanista può aspettare la vittoria e gli errori sono meravigliosi.

Velocemente le altre, partiamo dalla JUVENTUS (7,5) che ha umiliato il PESCARA (3) per 6-1. Partita mai iniziata, allenamento puro per i bianconeri, Quagliarella (10) e Giovinco show, forse anche Matri avrebbe segnato. I bianconeri si sono ripresi con gli interessi i 3 punti di sabato scorso, rinforzando la propria leadership. Adesso Lazio, Chelsea e Milan per spiccare il volo definitivamente. Basta allenamenti, adesso si riprende sul serio.
Brusco ritorno sulla terra per l' INTER (5) battuta da una grandissima ATALANTA (9) per 3-1, voto altissimo per i bergamaschi in virtù di un campionato di livello spaziale rispetto all'organico a disposizione di Colantuono (8). Partita bella e maschia con un Inter in grande difficoltà sulle fasce e in difesa con qualche assenza di troppo. Poco produttivo il centrocampo così come l'attacco. Una sconfitta che fa male perché allontana la Juve e qualche sogno di troppo post Torino.
FIORENTINA (8) da urlo contro il MILAN (3), 3-1 secco che lancia i viola verso la zona Champions, ormai per Montella non ci sono più limiti e la squadra ha dimostrato di saper vincere e convincere nonostante l'assenza di Jovetic. Organico di medio livello reso ottimo dal giovane e preparato tecnico, abile nel trovare il modulo giusto e nel far giocare un pò tutti i giocatori portandoli a un livello assai gradevole quanto a spettacolo. Il casa Milan la confusione tattica di Allegri (4) non ha fine e se non segna El Sharawi sono guai. Difesa pessima chiunque vi giochi e centrocampo molle, la classifica piange con la stagione ormai andata.
NAPOLI (7) di cuore e per deboli di cuore, vogliamo scherzare e augurare il meglio a Walter Mazzarri per i suoi problemi di salute ma partite come quelle di ieri non possono che agitare parecchio. Vittoria al 90' con tanto di sigillo, Cavani sempre protagonista come Hamsick con Insigne assai ispirato e desiderioso di rispondere a Immobile. Era importante ritornare a vincere ma i problemi ci sono tutti soprattutto in difesa ma almeno l'Inter è nuovamente a -1 ma con la Fiorentina sul collo.
Genova piange di brutto a un passo dal derby, serie nerissima di sconfitte per ambedue le squadre, un pareggio non servirebbe a nessuna, una vittoria potrebbe salvare panchina a rilanciare, una sconfitta potrebbe suonare come allarme serie B. Qualcuno salvi Genova prima che anneghi nel mare di lacrime.

MIGLIOR SQUADRA: ATALANTA
PEGGIOR SQUADRA: PESCARA
SPECIAL ONE: QUAGLIARELLA
SPECIAL FLOP: DE ROSSI
SPECIAL GOL: QUAGLIARELLA (3°) 

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