Il pagellone: Ha vinto la più forte, hanno perso i media.

di Davide Serusi- Gentili lettori, ben ritrovati, ritorna il pagellone per commentare il ritorno del quarto di finale di Champions tra Barcellona e Milan che ha visto prevalere i blaugrana per 3-1 tra le polemiche rossonere per l'arbitraggio.

Si potrebbe dire qualsiasi cosa, che il rigore non c'era, che il Barcellona non ha giocato a meraviglia, che gli errori rossoneri hanno fatto la differenza, che il Milan aveva assenze pesanti, che a San Siro Messi era stato bloccato e che continua a non segnare su azione alle italiane.
Si potrebbero dire tante cose alle quali noi aggiungiamo che il Barcellona ha meritato in pieno la qualificazione alla semifinale, che è la squadra più forte al mondo, che è alla quinta semifinale consecutiva, la sesta negli ultimi sette e con un 50% di vincere la Coppa in quel di Monaco di Baviera.

La verità sta nelle statistiche, 36 tiri a 7 nel computo dei 180' che bastano e avanzano per sgomberare il campo dalle polemiche e dalla meritocrazia. Sia a Milano che a Barcellona i ragazzi di Pep hanno sempre dato l'impressione di poter segnare ogni qualvolta attaccavano, il Milan questa impressione non l'ha data anche perché di attacchi se ne son visti pochi, più all'andata che al ritorno.
Con questo non vogliamo essere troppo severi contro il Milan ma lo siamo contro l'opinione pubblica, Galliani, Allegri, Ibrahimovic e tutta la schiera degli angeli cantanti che parlano di Barcellona aiutato dall'arbitro. Il primo rigore è netto, come sottolineato da Allegri, il secondo è fasullo come sottolineato da tutti e quindi via al "rigiochiamola dall'1-1". Nessuno la settimana scorsa ha scritto "rigiochiamola dallo 0-1" e qui l'allusione è al rigore, nettissimo, non concesso a Milano per il fallo di Abbiati in uscita, forse con lo 0-1 la partita di Martedì non avrebbe avuto nemmeno ragion d'esistere eppure nessuno lo dice e il Barça passa come la squadra che "non ha bisogno di aiuti". Al Barça è stato tolto ma è stato dato, al Milan è stato dato ma è stato tolto.
E nell'inevitabile parità di pesi e contropesi ecco che la parola è passata al campo dove ha vinto il più forte, dove il Milan ha fatto bene nel primo tempo ma nella ripresa non ha visto il pallone, dove Ibrahimovic si è confermato uno da difese blande e da poco sacrificio perché se i palloni lunghi non ti arrivano vai e te li prendi, dove Messi si è confermato lo spacca partite, il crack come amano in Spagna.

Ha vinto la migliore, il Milan ci ha provato e avrebbe dovuto fare di più in casa, ha vinto il calcio e hanno perso i media perché come al solito si potrebbe e si può dire qualsiasi cosa.