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mercoledì 11 maggio 2011

Il pagellone 42 TUTTI ALLEGRI!!

Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone la rubrica che da i voti al campionato giunto alla 36^ giornata, che ha emesso il verdetto più importante con il Milan Campione d'Italia per la 18^ volta nella sua storia ricca di grandi successi. Oggi dedicheremo il nostro pagellone interamente ai rossoneri, ripercorreremo le tappe salienti della stagione con i voti ai calciatori.

Per quello che riguarda le altre squadre, è arrivato il verdetto sulla retrocessione del Brescia, sono salve Catania, Chievo e Parma mentre Bologna e Cesena vedono la meta lasciando l'ultimo posto a una tra Lecce e Sampodria con quest'ultima sempre più in crisi dopo la sconfitta nel derby.
Per quello che riguarda la corsa Champions, la vittoria dell'Udinese sulla Lazio consegnerà con molta probabilità il tagliando per i preliminari ai friulani, poche speranze per le romane, fuori dai giochi la Juve. Bene l'Inter, Napoli in vacanza.

Facciamo subito i complimenti ai neo Campioni d'Italia che hanno meritato in assoluto il tricolore che mancava dal 2004, vinto proprio contro la Roma. Uno scudetto inaspettato se riavvolgiamo il nastro ad Agosto con l'Inter solita favorita e i rossoneri delusi dal mercato e con poche certezze ma la svolta è arrivata proprio in coincidenza dell'inizio del campionato con il viaggio a Barcellona di Galliani (9) che non ha fatto ritorno a Milano senza aver preso (a prezzo stracciato) il re degli scudetti, Zlatan Ibrahimovic con tanti saluti al passato nerazzurro. Oltre all'asso svedese ecco anche Robinho a completare un attacco abbondante che ha visto la cessione di Borriello alla Roma.
Fin dalle prime giornate tutti siamo rimasti incuriositi dal modulo di Allegri con così tanti campioni e infatti le difficoltà non sono mancate con la sconfitta di Cesena, i pareggi contro Catania e Lazio accompagnati da un gioco poco spumeggiante e vuoti difensivi paurosi ma con tanti nomi di lusso per tifosi e presidente.
La miglior dote di Allegri è stata la saggezza che gli ha fatto sfidare tutti lasciando in panchina un big (Ronaldinho) per schierarsi con il 4-3-1-2 rinforzando il centrocampo (Boateng o Seedorf) e di conseguenza la difesa. I rossoneri ci hanno messo un po' di tempo ad assimilare il nuovo asseto e soprattutto a non concedere spazi trovando un equilibrio di squadra che si è rivelato fondamentale.
I rossoneri hanno incominciato ad ingranare la marcia duellando con la Lazio, quattro vittorie di fila prima della sconfitta contro una Juventus poco continua come la Roma e soprattutto l'Inter di Benitez in crisi profonda, peccati delle avversarie che hanno spalancato un portone enorme ai rossoneri.
Sono state fondamentali le vittorie contro l'Inter e il Napoli le due più dirette inseguitrici che hanno consentito ai rossoneri di acquisire un buon margine e di resistere alla Leomuntada arrivata a -5 e spazzata dal trionfale derby di ritorno.
Non sono mancati i momenti difficili come l'esclusione dalla Champions, la sconfitta di Palermo e il pareggio contro il Bari a Milano, mai i rossoneri hanno mostrato crepe da allarme rosso, hanno solo sentito la pressione di uno scudetto all'orizzonte, poi la discesa con le vittorie di Torino e Firenze, una serie di vittorie contro squadre abbordabili accompagnate da un bel gioco e dalla lucidità della squadra ormai sicura e consapevole dei propri mezzi, senza il plurisqualificato Ibrahimovic che ha smontato l'idea del Milan ibra-dipendente, vero che lo svedese ha trascinato la propria squadra nella prima parte della stagione confermandosi uomo campionato ma allo stesso tempo non si può sminuire il capolavoro di una squadra che mi piace definirla operaia in cui tutti hanno avuto spazio senza polemiche ma con l'obiettivo fisso di arrivare al traguardo per stoppare il quinquennio tricolore dell'Inter.
Massimiliano Allegri merita un bel 10 per aver plasmato bene la squadra, per aver gestito tanti campioni alla prima esperienza con una grande, per aver avuto coraggio nel cambiare modulo e interpreti portando il giusto equilibrio. Nella sua esperienza a Cagliari aveva impressionato raccogliendo molti consensi grazie al suo lavoro di marcata scuola Galeone, l'augurio è che questo sia il primo di una lunga serie di trionfi per il livornese gentiluomo, educato e senza polemiche per arrivare a vincere.

Il successo è passato attraverso le parate di Abbiati (8,5) spesso migliore in campo, una garanzia. Amelia (6), Roma (n.g.), Antonini (6), Bonera (6), Jankulovski (6), Emanuelson (6), Legrottaglie (6), Nesta (8,5) un autentico baluardo, la classe pura alla faccia della carta d'identità, Oddo (6=), Papastathopoulos (6=), Thiago Silva (10) un colore del triangolino è sicuramente suo, se i rossoneri nel girone di ritorno hanno subito una manciata di reti lo devono alla forza, alla tecnica e alla pulizia del miglior difensore centrale al mondo insieme a Lucio per la felicità del Brasile. Vilà (n.g.), Yepes (6-), Zambrotta (6), Abate (6,5), Ambrosini (6,5) un grande Capitano nonostante i tanti infortuni, Boateng (8,5) una piacevolissima sorpresa, dotato di una grandissima duttilità, una marea di palloni giocati e serviti ad arte e anche reti pesanti, Flamini (6+), Gattuso (6,5) pesantissima la “ciofeca” alla Juventus, Pirlo (6) sfortunato, Seedorf (7,5) inizio in sordina ma fase finale del campionato impressionante, Strasser (6+) gol pesante a Cagliari, Van Bommel (6,5), Cassano (6,5) arrivato a Gennaio ha faticato molto ad inserirsi negli equilibri, ultima periodo postivo con assist e reti, Ibrahimovic (9-) se un colore del triangolino è di T. Silva, un altro è suo mentre il resto è di tutto il lavoro degli altri. 14 gol, assist, punti pesantissimi nella prima parte del campionato, l'ultima penosa con rossi e maxi squalifiche ma il voto non può essere inferiore per il solito Ibra. Inzaghi (6), Pato (8) a tratti discontinuo, in difficoltà con Ibra ma abile nel rispondere presente in alcune partite chiave, monumentale il suo derby, Robinho (7,5) anche lui ha dato il suo contributo, certo che se migliorasse la mira..

Voti alti per tutti, grandi feste e tutti Allegri!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me i voti sono in gran parte giusti, magari, avrei dato qualcosa di più a Mario Yepes che in mancanza di Alessandro Nesta si è fatto sempre trovare pronto. Per il resto nulla da dire. Complimenti per la rubrica

S.G.

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