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lunedì 23 agosto 2010

Il pagellone 01 I soliti vincenti e i soliti ingenui

Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il "pagellone" la rubrica che da i voti ai protagonisti del nostro calcio,riprendiamo dopo l'esperienza mondiale e vi annunciamo che da settembre ci sarà anche la versione europea il venerdì.
 Come ogni anno prima dell'inizio del campionato si svolge la sfida di Supercoppa Italiana, questa volta tra Inter e Roma, sfida alla quale siamo abituati, hanno vinto i nerazzurri di Benitez alla sua prima panchina, 3-1 il risultato finale e quarto titolo nell'anno solare per i milanesi che devono ringraziare una Roma ingenua che ha praticamente regalato il trofeo all'avversario.

Ci siamo lasciati con capitan Zanetti e la sua coppa dalle grandi orecchie, qualche giorno prima con quella più piccola e i romanisti con la medaglietta dei secondi.
Ci ritroviamo con Zanetti e una nuova coppa da mettere in bacheca con i romanisti pronti a buttare nella spazzatura l'ennesima medaglietta dei secondi.
INTER (7,5) e ROMA (4), sempre loro due, sempre lo stesso finale, sempre gli stessi pregi e difetti con i nerazzurri che calano il poker di vittorie nell'anno solare con la possibilità di fare cinquina fra quattro giorni e la tombola natalizia a dicembre.
La Roma ha fatto il triplete di secondi posti, campionato, coppa Italia e Supercoppa ai quali vanno aggiunti tutti i secondi posti e le medagliette di questi ultimi anni, il sorpasso nei confronti di Toto Cotugno è stato consumato quello all'Inter ancora no.
Esordio col botto per Rafa Benitez, subito un titulo con la possibilità di arrivare a tre in pochi mesi, Rafa incassa e ringrazia per la possibilità di disputare queste finali, l'assenza del capo Josè si sente con una vigilia tranquilla senza il consueto “rumore”, non vederlo sulla panchina ha fatto un certo effetto ma questa è la sua squadra.
Si riparte con lo stesso 11 di Madrid, meglio andare sul sicuro ma i nerazzurri hanno mostrato qualche crepa di troppo soprattutto in fase difensiva con lo spagnolo che la chiede molto alta.
La Roma senza Burdisso schiera Mexes e Juan, Lobont in porta, un Pizarro a mezzo servizio e Menez dal primo minuto con Adriano in panca.
Primi minuti intensi e spettacolari, ritmi forsennati da una parte e dall'altra con Snejider subito padrone del campo ma col passare dei minuti è uscita fuori la Roma con la sua capacità di giocare assai bene il pallone in modo veloce, sono proprio i giallorossi a passare in vantaggio con Riise in veste di attaccante grazie a un passaggio illuminante di Totti che taglia la difesa nerazzurra, 0-1 e Roma che gestisce bene addormentando il gioco, ma a soli 4 minuti dall'intervallo ecco il pareggio dei nerazzurri, clamoroso il passaggio orizzontale di Vucinic (lui che sullo 0-0 si era mangiato un gol grande come il Meazza) che sorprende perfino Juan il quale buca completamente dando modo a Pandev di segnare.
Nella ripresa è ancora la Roma a comandare le operazioni di gioco, almeno fino alla presenza in campo di Pizarro, una volta uscito il cileno la squadra giallorossa ha prestato il fianco ai nerazzurri che hanno iniziato a spingere trovando il vantaggio grazie ad Eto'ò, una rete da autentico rapinatore d'area con Cassetti fermo a guardare. L'Inter pur non giocando ai suoi livelli ha raggiunto un'esperienza tale da poter sopperire alle difficoltà, e così arriva il 3-1, Taddei perde palla in modo clamoroso e Eto'ò servito da Sneijder chiude i giochi grazie alla complicità di uno scarso Lobont, ieri in versione dilettante.
Dopo il 3-1 partita chiusa con la festa nerazzurra e i rimpianti dei romanisti.

Venditti canta “Grazie Roma”, beh è quello che tutti gli interisti possono dire, tutti i tre gol sono frutto di clamorosi svarioni difensivi : Vucinic-Juan, Cassetti, Taddei-Lobont, l'Inter è una squadra con una mentalità vincente che sa sfruttare gli errori dell'avversario che invece continua a mostrare antichi errori di leggerezza e presunzione che in passato sono costati molto cari.
La Roma deve essere più umile, più fredda, più cattiva, deve rendersi conto che non ha vinto nulla, deve prendere come esempio proprio l'Inter e la sua assodata voglia di vincere e di non scomporsi davanti alle difficoltà.

Veniamo ai voti sui singoli:

Julio Cesar (7): prodigioso su Vucinic e nel finale su Mexes, il solito portierone, Maicon (7): quando sgroppa sulla fascia è sempre devastante, unico, Lucio (6,5), Samuel (6), Chivu (5,5), Cambiasso (6), Zanetti (6), Pandev (6,5): colpevole sulla rete di Riise dove perde palla, si riscatta pareggiando sfruttando gli errori dei giallorossi, Sneijder (6,5): e pensare che la condizione non è ancora al top, dategli il pallone d'oro!, Eto'ò (8 IL MIGLIORE): è iniziato quel processo annunciato da Benitez, avanzare il camerunense con la possibilità di farlo segnare, ecco subito due reti, la prima è da vero rapace mentre nella seconda deve ringraziare Lobont, tra Barça e Inter è un continuo di titoli, Milito (5): il principe non punge, ancora fuori forma ma comunque una rete regolare l'aveva segnata, Stankovic (6), Mariga e Materazzi (s.v.), Benitez (6): questa è ancora l'Inter del Mou!

Lobont (4): l'errore sul terzo gol è fantozziano, sbaglia anche nella prima rete..Julio Sergio non avrebbe sbagliato, Cassetti (5,5): alterna cose positive ad altre negative tipo l'immobilità sul 2-1, Mexes (6+): sembra essere tornato ai vecchi tempi, sarà l'arrivo di Burdisso?, Juan (5): sbaglia il tempo sul passaggio di Vucinic ma non si aspettava quel pallone, per il resto non male ma la macchia c'è, Riise (6,5): gran gol da centravanti, difesa come al solito un po' affannosa, De Rossi (5), Pizarro (6,5): questo piccolo uomo è incredibile, con soli tre allenamenti sulle gambe detta i tempi alla squadra in modo impeccabile, quando esce la Roma si allunga e incassa la sconfitta, Perrotta (5), Menez (6): due,tre dribbling ma al momento del tiro non si può vedere, il diamante (costato 10,5 mln) non si è ancora sgrezzato, Vucinic (3 IL PEGGIORE): sullo 0-0 sbaglia l'impossibile davanti a JC, sullo 0-1 effettua un passaggio che non si fa nemmeno in terza categoria regalando il pari all'Inter, se segnasse i gol facili oltre quelli difficili potrebbe farne 20 a stagione consacrandosi tra i migliori al mondo, non ci siamo, Totti (6,5): gioca aarretrato come non lo vedevamo da tempo e lo fa molto bene, serve 4 assist al bacio sprecati dai compagni, nella ripresa poteva fare di più, Taddei (4): corre ma non ha piedi, Adriano (?), Okaka (s.v.), Ranieri (6): non ha colpe, tre, quattro giocatori l'hanno fatta grossa.

Dopo questa partita possiamo dire che l'Inter continua ad essere la più forte di tutte, nessuna squadra ha raggiunto il suo livello, Moratti merita un monumento per aver impedito la partenza di Maicon che avrebbe lasciato un vuoto incolmabile, si parla di Kuyt ma per noi questa squadra va bene così, sia dal punto di vista dell'organico, sia dal punto di vista mentale, presto vedremo la mano di Benitez ma ora è giusto proseguire sulla strada vincente del Mou.
La Roma nonostante la sconfitta si è avvicinata ai nerazzurri, la prestazione in sé è stata positiva, i giallorossi lotteranno per il titolo ma dovranno mettersi in testa di essere umili e ancora umili, alla Roma manca la mentalità vincente e poi i soldi che nel calcio contemporaneo fanno la differenza, urge la nuova società entro maggio 2011 in modo da poter operare dalla prossima estate, se con pochi euro si è arrivati in alto grazie alle idee, allora con i soldi (spesi in modo intelligente) si potrebbe raggiungere e anche superare l'Inter, il tempo ci darà delle risposte.

Chiudiamo condannando fermamente l'atteggiamento incivile di quella parte di tifosi della Roma che ha costretto l'arbitro Bergonzi a sospendere l'incontro per 5' a causa del ripetuto lancio di fumogeni, ancora una volta alcuni imbecilli hanno rovinato una trasferta festosa di 15000 persone, sicuramente saranno stati gli stessi che hanno sfondato il cordone di sicurezza alla stazione di Milano impedendo alle forze dell'ordine di scortarli fino allo stadio.
Iniziamo malissimo la nuova stagione, il problema è la mentalità e la mancanza di regole ferree atte ad evitare simili fatti, come è possibile che allo stadio possano entrare fumogeni e porcherie varie? Dov'è la sicurezza tanto decantata da chi siede nei piani alti?. Gli scontri avvenuti alla stazione di Milano sono la conferma dell'inutilità della tessera del tifoso, il 90% degli scontri tra tifosi o tra tifosi e forze dell'ordine avviene fuori dagli impianti di gioco dove tutti vi possono avere accesso tessera o non tessera ,ragion per cui sono altre le misure da prendere per combattere la violenza, ma siamo sicuri che come al solito non cambierà nulla e gli episodi di sabato sono stati i primi di una lunga serie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sull'ultima parte del tuo pagellone, potrei dirti la mia, caro davide, visto che ero allo stadio, "ostaggio", per tutta la partita, dei festosi 15000...
Un abbraccio
eva

Davide S. ha detto...

Ciao Eva, infatti ho condannato l'incivilità dei tifosi ma non credo che fossero tutti e 15000 bestie..Quella che doveva essere una trasferta festosa è stata rovinata dai soliti stupidi facendomi vergognare da tifoso romanista..un abbraccio Davide..

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